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Negli ultimi anni le statistiche hanno registrato un aumento nelle sottoscrizioni di polizze vita di investimento, le così dette unit linked, rispetto le tradizionali polizze a gestione separata (capitale garantito, ramo I). Nello stesso momento i report di Banca d’Italia sottolineano che i costi delle unit sono troppo alti anche rispetto ad altri mercati Europei e questo ovviamente è a discapito dei rendimenti per i clienti. Abbiamo chiesto un commento ad Andrea Bazzani, esperto nel settore polizze di investimento di BIG Insurance Brokers, broker indipendente, leader nazionale nel collocamento di questi prodotti con sedi anche a Sondrio e Lecco.

 

“Il combinato disposto di nuovi obblighi di informazione ai clienti e ulteriori limiti al percepimento di commissioni nascoste nelle gestioni finanziarie – spiega Bazzani – unito alla sempre maggiore difficoltà per le compagnie ad offrire polizze a capitale garantito ai clienti, ha portato il sistema ad offrire sempre più polizze unit linked (ramo III) dove il rischio finanziario è tutto in capo al contraente, puntualmente registrato negli effettivi risultati di raccolta. Nulla di male se tali prodotti fossero semplici da capire e corretti dal punto di vista dei costi, ma proprio l’autorità di controllo delle banche, Bankitalia, ha sottolineato che nella realtà è tutto il contrario.”

Polizze vita di investimento: vantaggi

“Le polizze vita hanno vantaggi notevoli in termini di previdenza e risparmio personale, protezione e godono di alcuni privilegi fiscali – continua l’esperto – il tutto però deve essere sostenibile per i costi pagati per questi vantaggi e di comprensione di quello cui si sta investendo. Purtroppo vediamo molti clienti che non hanno capito che le polizze sottoscritte non sono a capitale garantito e che se non si controlla bene i costi superano facilmente i benefici.”

“Innanzitutto di informarsi su quello che si sottoscrive – prosegue Bazzani – da un paio d’anni le compagnie e gli intermediari hanno l’obbligo di fornire il DIP alla proposta: un bugiardino della polizza, in breve fornisce tutte le informazioni rilevanti sul contratto e sui costi e un valore che esprime in una scala il rischio che si sta assumendo il cliente alla sottoscrizione.” “Inoltre credo che ognuno dovrebbe fare il proprio mestiere, le banche gestire il danaro e le assicurazioni fare le polizze – precisa il broker – non è un caso che le polizze collocate dal sistema finanziario risultino normalmente le più inefficienti in termini di costi e garanzie. Bene dunque un agente assicurativo, ancorché abbia un’offerta limitata, ovvero un broker, che lavorando esclusivamente su mandato e negli interessi del cliente e potendo contare su diverse compagnie da proporre, rappresenta un faro unico per la definizione della migliore soluzione sul mercato.”

Polizze vita di Investimento: prospettive

“Decisamente bene: è in corso una vera e propria rivoluzione e tutto a beneficio dei clienti. La raffinata unione di polizze vita internazionali con le innovazioni portate dal robo advisoring e dall’esteso uso di ETF ha prodotto soluzioni assicurativo-finanziarie accessibili ad investitori privati e a società con esigenze di tesoreria non necessariamente milionarie – e conclude Bazzani – il tutto con prodotti molto semplici da comprendere e soprattutto a costi totali fino all’80% inferiori rispetto alla media di mercato registrato da Bankitalia. Questo approccio ha portato nel 2021 i clienti anche con una bassa propensione al rischio di perdite ad ottenere risultati finali netti molto positivi.”

 

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*Le informazioni riportate non costituiscono contratto e non impegnano il broker o l’assicuratore per il quale valgono le condizioni contrattuali sottoscritte tra le parti. Leggere attentamente il set informativo di polizza prima della sottoscrizione.

Immagine di copertina by Freepik.com

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