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Grande partecipazione e attenzione per il webinar “Novità sul pagamento dell’imposta di bollo per le polizze vita finanziarie”, tenutosi l’11 aprile 2025 e organizzato da BIG Insurance Brokers, con la partecipazione di Utmost Group e dello Studio FRM – Facchini Rossi Michelutti.

Tra i relatori: Andrea Bazzani, amministratore di BIG Insurance Brokers; Ugo de Grenet, Head of Wealth Protection di Utmost Group per l’Europa Continentale e l’America Latina; e Stefano Massarotto, dottore commercialista e partner dello Studio FRM. L’evento ha attirato un pubblico numeroso composto da professionisti della consulenza finanziaria, assicurativa e patrimoniale.

Cosa cambia per l’imposta di bollo sulle polizze vita

Il focus è stato l’impatto delle nuove disposizioni normative introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, che modificano radicalmente le modalità di versamento dell’imposta di bollo sulle polizze vita finanziarie (unit-linked).

La principale novità sulle polizze vita?

L’imposta non sarà più versata solo alla scadenza della polizza, ma in modo annuale già a partire dal 2025. Questo cambiamento, che riguarda sia i nuovi contratti sia quelli in essere al 31 dicembre 2024, comporta per le compagnie un onere stimato tra 1,8 e 2,5 miliardi di euro.

Per lo stock esistente, la normativa prevede un piano di versamenti scaglionato:

  • 50% nel 2025
  • 20% nel 2026
  • 20% nel 2027
  • 10% nel 2028

A questo si aggiunge, ovviamente, il versamento dell’imposta annuale.

Fiduciarie escluse dall’obbligo?

Uno dei punti più dibattuti riguarda l’applicazione della norma alle fiduciarie italiane che detengono polizze vita estere non sostituto d’imposta. Secondo Stefano Massarotto, le fiduciarie non sarebbero soggette al nuovo obbligo, che resta a carico esclusivo delle compagnie assicurative, che dunque non avendo optato come sostituto per questa imposta lascerebbe inapplicabile la previsione normativa in questi casi. D’altro canto, si è fatto notare nel dibattito che le fiduciarie nelle FAQ dell’Agenzia delle Entrate susseguente all’introduzione dell’imposta di bollo/IVAFE del 2013 qualificava le fiduciarie come ‘sostituto d’imposta’ in caso delle polizze. Rimane dunque aperta la questione.

La strategia operativa di Utmost

Ugo De Grenet ha illustrato il piano operativo del gruppo Utmost (che include anche Lombard, da poco acquisita). La compagnia istituirà una “riserva imposta di bollo”, ovvero un fondo separato in cui accantonare liquidità per coprire il pagamento dell’imposta sulle polizze vita finanziarie. Il prelievo avverrà a partire da metà aprile 2025 e i versamenti saranno effettuati entro il 30 giugno.

I clienti vedranno il valore lordo della loro polizza (comprensivo della riserva per l’imposta) nelle valorizzazioni, ma la parte accantonata non sarà soggetta a commissioni né genererà rendimenti.

Diversità di approccio tra le compagnie

Non tutte le compagnie adotteranno lo stesso modello. Alcune, come Lombard, Utmost, Baloise e Octium, hanno comunicato ai clienti il cambiamento unilaterale delle condizioni economiche applicate alla polizza e procederanno all’addebito della tassa prelevandole come riserva dal fondo assicurativo; altre sembrerebbero scegliere di anticipare gli importi senza prelevarli dal fondo assicurativo.

Un passo verso l’equità fiscale

In chiusura, Andrea Bazzani ha sottolineato l’importanza di questo allineamento fiscale: “La nuova normativa contribuisce a una maggiore coerenza tra le polizze estere e gli altri strumenti finanziari italiani, favorendo trasparenza e semplificazione.”

Per chi si fosse perso l’evento, la registrazione integrale è disponibile al seguente link:
👉 Guarda il webinar

 

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